PRIVACY, GARANTITO AL LAVORATORE IL DIRITTO DI ACCESSO AI CD DATI VALUTATIVI

Con sentenza n. 32533/2018 la Suprema Corte di Cassazione ha escluso una compressione dell’esercizio del diritto di accesso ai dati cd “valutativi” del dipendente in ragione di un eventuale impiego del dato in sede giudiziaria da parte dello stesso lavoratore.

Nello specifico si è affermato il principio secondo cui: “È legittima la richiesta del lavoratore di accedere ai dati personali che lo riguardano, ivi compresi i giudizi, le valutazioni ed ogni notizia, informazione o elemento contenuti nella documentazione riferita ad una serie ben individuata di circostanze e di procedimenti. Ciò senza dover motivare la richiesta o dimostrare di dover acquisire i dati per difendere un diritto in giudizio.

Il diritto di accesso ai dati personali non è soggetto inoltre a limitazione o differimento secondo i presupposti del diverso diritto di accesso ai documenti amministrativi, né può essere precluso quando i dati sono contenuti in documenti in passato esibiti all´autorità giudiziaria”.